a cura di/ edit by João Magalhães Rocha and Marco Ferrari with Cristina Da Roit
Il volume ripercorre la vita e l’opera di Antonio Beato (circa 1835-1905/1906) proponendosi di colmare le lacune negli studi relativi a questo straordinario autore e di mettere in luce la sua singolare produzione, il suo contributo alla fotografia ottocentesca e l’importanza del suo lavoro nella documentazione del Medio Oriente.
Saggi di Nasser Rabbat, Angelo Maggi ed Emanuele M. Ciampini analizzano il contesto storico-culturale dell’Egitto del XIX secolo: Il Cairo dall’occupazione ottomana a quella britannica, la rappresentazione visiva dell’Egitto tra architettura e fotografia, il rapporto di Beato con le antichità faraoniche e l’archeologia. João Magalhães Rocha e Marco Ferrari ripercorrono l’esistenza di Beato, dagli anni della formazione (1850-1859) – la collaborazione con il cognato James Robertson e il fratello Felice, i viaggi nel Mediterraneo (Costantinopoli, Grecia, Malta, Terra Santa e Il Cairo) e le esperienze nelle guerre di Crimea e in India – agli anni egiziani (1859-1905), periodo in cui Antonio Beato si stabilisce prima al Cairo e poi a Luxor, diventando il “fotografo del Nilo”. Cristina Da Roit traccia infine il ponte con il contemporaneo attraverso lo sguardo di Mariano e Henriette Fortuny.
This volume explores the life and work of Antonio Beato (c.1835–1905/1906), aiming to address the gaps in existing scholarship on this remarkable photographer. It highlights his distinctive body of work, his role in nineteenth-century photography, and the significance of his images in documenting the Middle East.
Essays by Nasser Rabbat, Angelo Maggi, and Emanuele M. Ciampini examine the historical and cultural landscape of nineteenth-century Egypt, from Cairo under Ottoman and later British control, to the visual portrayal of Egypt through architecture and photography, and Beato’s engagement with Pharaonic antiquities and archaeology. João Magalhães Rocha and Marco Ferrari trace Beato’s journey, from his formative years (1850–1859) – including collaborations with his brother-in-law James Robertson and his brother Felice, travels throughout the Mediterranean (Constantinople, Greece, Malta, the Holy Land, and Cairo), and experiences in the Crimean and Indian wars – to his long Egyptian period (1859–1905), when he settled first in Cairo and then in Luxor, earning the title “photographer of the Nile.” Cristina Da Roit closes the volume by drawing a line to the present through the gaze of Mariano and Henriette Fortuny.
ISBN 978-88-99058-83-8
2025 Italiano English
17x24 cm, 240 pages
4 colors offset
Softcover