edited by
Chiara Bertola
published on the occasion of the exhibition Natura quasi trasparente, Fondazione Querini Stampalia, Venezia
“With a few simple elements Di Maggio reflects, and makes us reflect, on profound concepts such as nature and time, and she does so through the instability and equilibrium of a work which, being alive, requires constant care, ministering and attention to halt its inexorable decay. Elisabetta plays with a clear contrast between different times: that of real life – an ephemeral, precarious and changeable time – which vibrates in the fragile ivy leaves; and that of fiction, the eternal time of the stuccos; plant simulacrums that the real plants intertwine with to weave new trails. […] The natural beauty that resides in this ephemeral balance between life and death is what Elisabetta, aware of its fragility and unpredictability, tries to pinpoint with her complex and discrete art.”
“Con pochi e semplici elementi Di Maggio riflette, e ci fa riflettere, su concetti densi come quelli della natura e del tempo, e lo fa attraverso l’instabilità e l’equilibrio di un’opera che, essendo viva, necessita di una cura costante, di accudimento e attenzione, per rallentarne l’inesorabile decadenza. Elisabetta gioca con un contrasto evidente tra tempi diversi: quello della vita reale – un tempo effimero, precario, mutevole – che vibra nelle fragili foglie di edera; e quello della finzione, il tempo eterno degli stucchi, simulacri vegetali cui le piante vere s’intrecciano, intessendo nuovi percorsi. […] In questo effimero equilibrio tra vita e morte risiede quella bellezza naturale che l’arte complessa e discreta di Elisabetta tenta di fissare, consapevole della sua fragilità e contingenza.”
Chiara Bertola
Language: English, italiano
Size: 16,5 × 24 cm
Binding: Hardcover