Argh!
Davide Savorani
Edited by
Frida Carazzato, Caterina Riva
Texts
Allison Grimaldi Donahue
Frida Carazzato, Caterina Riva
Photos
Louis De Belle
ISBN 978-88-99058-45-6
2022 / English
21×28,5 cm, 76 pages
4 Colors offset
18,00€
Davide Savorani
Edited by
Frida Carazzato, Caterina Riva
Texts
Allison Grimaldi Donahue
Frida Carazzato, Caterina Riva
Photos
Louis De Belle
ISBN 978-88-99058-45-6
2022 / English
21×28,5 cm, 76 pages
4 Colors offset
18,00€
Argh! is an onomatopoeia which references a bodily expression, a state of mind described through a sound rather than words. It hints at fatigue, exhaustion but also a reaction and a release of the body towards a situation or an environment. Argh! introduces the recurring presence of the body in Davide Savorani’s series of private notebooks through drawings. They are an expressive necessity, but also an artistic tool of enquiry, a source of ideas, space for personal confessions and emotions.
This publication is an intense selection of drawings the artist made in the last 15 years. In doing this, we have paid attention to the crossing of visual scripts for performative actions, written materials describing personal occurrences or delving into theoretical obsessions. Rather than categorise or index the drawings, the graphic design as well as the text commissioned to and composed by Allison Grimaldi Donahue, embrace a lexicon of fragments, of chance overlapping and of close memories, triggered, yet not contained, by the drawings.
Argh! è un’onomatopea che rimanda a una manifestazione del corpo, a uno stato d’animo, cedendo a un suono la possibilità di esprimerlo. Allude alla stanchezza, all'esaurimento, ma anche a una reazione e a una liberazione del corpo nei confronti di una situazione o di un ambiente. Argh! riporta la presenza ricorrente del corpo nei disegni di Davide Savorani raccolti in diari personali. Il disegno per Davide Savorani è diventato una necessità espressiva, ma anche uno strumento artistico di indagine, una fonte di idee a cui attingere, uno spazio per confessioni private ed emozioni.
La pubblicazione è frutto di un'intensa selezione di disegni realizzati negli ultimi 15 anni. Nel concepirla, si è prestata attenzione alla sovrapposizione di script visivi pensati per azioni performative assieme a materiali scritti che descrivono avvenimenti personali o che approfondiscono ossessioni teoriche. Invece di categorizzare o indicizzare il materiale delle pagine dei taccuini, la coreografia grafica scelta così come le nuove parole scritte da Allison Grimaldi Donahue, abbracciano un lessico di frammenti, di sovrapposizioni casuali e di ricordi vicini, innescati, ma non contenuti, nei disegni stessi.
This publication is an intense selection of drawings the artist made in the last 15 years. In doing this, we have paid attention to the crossing of visual scripts for performative actions, written materials describing personal occurrences or delving into theoretical obsessions. Rather than categorise or index the drawings, the graphic design as well as the text commissioned to and composed by Allison Grimaldi Donahue, embrace a lexicon of fragments, of chance overlapping and of close memories, triggered, yet not contained, by the drawings.
Argh! è un’onomatopea che rimanda a una manifestazione del corpo, a uno stato d’animo, cedendo a un suono la possibilità di esprimerlo. Allude alla stanchezza, all'esaurimento, ma anche a una reazione e a una liberazione del corpo nei confronti di una situazione o di un ambiente. Argh! riporta la presenza ricorrente del corpo nei disegni di Davide Savorani raccolti in diari personali. Il disegno per Davide Savorani è diventato una necessità espressiva, ma anche uno strumento artistico di indagine, una fonte di idee a cui attingere, uno spazio per confessioni private ed emozioni.
La pubblicazione è frutto di un'intensa selezione di disegni realizzati negli ultimi 15 anni. Nel concepirla, si è prestata attenzione alla sovrapposizione di script visivi pensati per azioni performative assieme a materiali scritti che descrivono avvenimenti personali o che approfondiscono ossessioni teoriche. Invece di categorizzare o indicizzare il materiale delle pagine dei taccuini, la coreografia grafica scelta così come le nuove parole scritte da Allison Grimaldi Donahue, abbracciano un lessico di frammenti, di sovrapposizioni casuali e di ricordi vicini, innescati, ma non contenuti, nei disegni stessi.
Frida Carazzato, Caterina Riva