Era un cavallo elettrico. Breviario post-padano — (Special Edition)
Era un cavallo elettrico. Breviario post-padano — (Special Edition)
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Era un cavallo elettrico. Breviario post-padano
Simone Carraro
ISBN 978-88-99058-87-6
2025 | Italiano, English
11×17,5 cm, 72 pages
2 colors risograph
Softcover + silkscreen printing
Edition of 250
Special Edition
Era un cavallo elettrico. Breviario post-padano
Signed copy + mosche mentali (single artwork / printed in risograph one-color process, edition of 10, 29.7 × 42 cm) + bruno dollar*
€ 50 + shipping cost**
Era un cavallo elettrico. Breviario post-padano è la prima pubblicazione di Simone Carraro in collaborazione con bruno. Stampato in risograph, con una tiratura limitata di 250 copie, la pubblicazione si compone di 72 pagine illustrate. Racconta l’immaginario archeologico di una comunità futura che popola le infrastrutture abbandonate e gli spazi incolti di una Pianura Padana profondamente mutata. Pensato come testimonianza di un tempo che deve ancora avvenire, Era un cavallo elettrico. Breviario post-padano presenta una riformulazione profetica dei rapporti con gli ecosistemi della “piana nebbiosa”. Il lavoro si propone come una fotografia della riscoperta di alcune pratiche dimenticate, così come la reinvenzione di alcune simbologie legate alla cultura contadina che caratterizzava la valle del Po prima della sua capillare industrializzazione.
Era un cavallo elettrico. Breviario post-padano is the first publication by Simone Carraro in collaboration with bruno. Printed in risograph with a limited edition of 250 copies, the book consists of 72 illustrated pages. It narrates the archaeological imaginary of a future community inhabiting the abandoned infrastructures and uncultivated spaces of a profoundly transformed Po Valley. Conceived as a testimony of a time yet to come, Era un cavallo elettrico. Breviario post-padano presents a prophetic reformulation of the relationship between humans and the ecosystems of the “foggy plain.” The work serves as a snapshot of the rediscovery of forgotten practices, as well as the reinvention of certain symbols tied to the peasant culture that once characterized the Po Valley before its pervasive industrialization.
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